barchette di carta

Guarino Antonio Catello

· 8 min

barchette di carta
Filed under: posie...forse — Lascia un commento
ottobre 20, 2017
...

siamo nudi di tutto spogliati
sballottati, inermi come foglie cadute
come vuoti pacchetti
siamo pensieri veloci
siamo quelli già visti
siamo il giorno di ieri.
Cosi cerchiamo angoli di strada
appoggi e mani da stringere e toccare
cosi cerchiamo chi ascolta i nostri anni
piegati ripiegati e lasciati andare
a volte di cose colorati
a volte bianchi
andiamo in questo enorme mare da perdersi agli occhi
lasciamoci andare
come barchette di carta
in questo enorme
in questo enorme
MARE .

……..Antonio Guarino siamo come barchette di carta fragili nel mare della nostra vita

SOGNO PILOTATO

Come una pagina di un libro

rigirata  mille volte,

uno svogliato pomeriggio di ieri

ricordo che volevo sognare

e ci riuscivo

sempre ci riuscivo,

bastava chiudere gli occhi .

Non ricordo quanti anni avevo

pochi o tanti...

 credo  abbia poca importanza

davanti al fermo istante.

ricordo i miei tentativi di sollevarmi dal suolo

e quasi ci riuscivo...quasi.

 Una sensazione triste

mi avvolgeva come una sciarpa di lana

rassicurante

quasi malinconia, 

malinconia vuota,non soffrivo.

e poi lunghe file di macchine

solo tra tanti , tra tanti soli

non ricordo il mio volto,

ero di certo bambino ...

volevo volare per te

tu non te ne accorgevi

e

io volavo lo stesso.

(A VOLTE PENSI DI AVER VISSUTO REALMENTE CERTE SITUAZIONI

DOVE NON RIESCI A CAPIRE IL SOTTILE STRATO CHE CI SEPARA DAL SOGNO )

---ANTONIO- GUARINO ---

Zia Fiorentina sullo scalone

PENSO SEMPRE AI MIEI RICORDI

NON NE HO MOLTI DI ME BAMBINO,

POCHE COSE...POCHE,

SEMBRANO OMBRE PIU' CHE COLORI

SONO VOLTI SPESSO VUOTI

SCONOSCIUTI O DAL TEMPO DIMENTICATI.

PENSO TANTO AI MIEI RICORDI

E SONO POCHE COSE...

POCHE DA POTERLE CONTARE

SENZA RISCHIO...SENZA SBAGLIARE.

RICORDO DI UNA CASA CON UNA GRANDE SCALA

IN FONDO AD UN VIALE,

RICORDO QUALCOSA TRA LA CITTA' E IL MARE...

QUASI  STRADINA DI CAMPAGNA

QUALCOSA DI STRANO,

UNA SCALA CHE SALIVA...SALIVA

SALIVA PER ME ALL' INFINITO...O QUASI SEMBRAVA,

RICORDO  GIORNI DI QUALCHE  FESTA

E UNA MANO GRANDE CHE MI TENEVA ,CHE MI INCITAVA  POI A SCALARE

SENZA TEMERE,

SENZA  TIMORE,

SALIRE QUELLA SCALA,

QUELLA SCALA DOVE MI ATTENDEVA LEI

LA DONNA FORMOSA

A BRACCIA APERTE

MI ATTENDEVA

COME UNA GROSSA MAMMA,

RICORDO FOSSE IERI

MI  DONAVA CARAMELLE ... E CENTO LIRE...IO

IO LA GUARDAVO ACCENNANDO UN PICCOLO SORRISO 

  DA SEMBRARE  UNA SMORFIA ...

LA GUARDAVO COME FOSSE MAGICA

FORSE LO ERA...

ERA LA ZIA SULLO SCALONE.

-----------

 " ricordi  sempre piu sbiaditi di un infanzia che si allontana sempre di piu' " Antonio -Guarino.

impronte di ricordi

Un onda le ha cancellate,
come inondate da tempo...
il tempo,
il tempo non e' un ritorno, 
non e' un lieve sospiro.
Io ricordo le mie impronte sulla sabbia,
ne provo quasi paura,,,
quanto tempo c'e' stato
quanto tempo da ieri ?...
 da me bambino .
Un onda ritorna,,, non e' piu la stessa, non e' mai la stessa...
io ritorno,,,
non sarò mai più lo stesso...

 .........Antonio Guarino .............................

STATUA DI PIETRA

Perchè non posso essere ovunque?

ovunque come i miei versi ?...

ovunque come le mie parole, 

i miei  pensieri, 

le mie emozioni ?.

perche' non posso '.

Sono stella e cielo...

sono mare e abissi,

roccia e sabbia...

volano i miei versi...

volano ed io resto qua,

fermo resto qua ...

immobile,,,

sono una alata statua di pietra.

...

..Antonio Guarino

il segreto

Dolcemente,

una leggera pioggerellina di parole

sul mio foglio bianco...

cade, disegna emozioni,

mi dona luoghi e sensazioni, poi...

atmosfere, profumi nuovi e passati, poi...

colori , tanti .

Ora si posano queste parole e ...

e appare qualcosa...

come in lontananza da sembrare ...

da sembrare una musica in un sentiero...

un sicuro sentiero.

Ora sono li le parole

come un sogno che io racconterò...

come un amore che nasce...

come una poesia che nasce...

una nuova poesia.

.

CADONO LE PAROLE COME PIOGGERELLINA,,,E NASCE UNA NUOVA PAOSIA

...ANTONIO- GUARINO ...

L' EQUILIBRISTA (05/02/2008)

Frenetici i colori
e sguardi in attesa...
punti neri le teste agitate.
Traballa l' uomo
là in alto a trenta metri dal suolo...
non cade.
Cammina sul filo
gente con il dito puntato
a indicare un ombra nel cielo,
bimbi curiosi a domandare
come mai quell' uomo volesse volare.
e' solo...
sul filo sospeso rimane...
ogni giorno...
ogni giorno dell' anno.


...noi come equilibristi,,, soli...
a volte come ombre sospesi nell' aria...
-Antonio- Guarino -